Il mio amore per te è racchiuso
nello stupore che provo
ogni volta che osservo
le tue mani affaccendate
— delicate e sicure
con quell’inclinazione lì
e quella curvatura del dorso
e la perfetta pressione
dei polpastrelli sapienti
che non schiacciano
e non lasciano sfuggire,
ma accarezzano eppure tengono —
nell’atto di spaccare
un cachi alla vaniglia
e testarne la bontà,
unicamente per evitare a me
il morso traditore
della parte troppo acerba.
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