Ci sono sempre tafferugli quando si parla di scuola: lamentele, indignazione, rabbia, sgomento, scontento.
“Non fanno”, “non danno”, “non sono”. Loro. Quelli che decidono, che fanno i tagli, che sembrano non vedere in che acque versa la scuola italiana, quelli che forse ambiscono a continuare a sfornare ignoranza, che la si controlla meglio.
E noi? I genitori delle menti sveglie che abbiamo partorito e per cui daremmo la vita? Noi dobbiamo tornare in prima linea. Noi dobbiamo aiutare, supportare la scuola, esserci, presenziare, partecipare.
Vietato delegare.
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