lezioni di mammita'

Elogio della gradualità

31 Commenti 03 Febbraio 2010

questo post è dedicato alle donne incinte, alle puerpere, a chi dispensa consigli alle donne incinte e a chi li dispensa alle puerpere. e anche a me che me ne sono sentiti tanti, di consigli.
non è un post polemico, ma, come sempre, semplicemente un resoconto delle mie esperienze e dei risultati dei miei tentativi.

ho scoperto anche a proposito di svezzamento nonché all’inizio con l’allattamento, che momo è un bimbo diesel. è veramente curioso, ma alla novità si lascia andare molto lentamente.
questo ovviamente non c’era scritto sul libretto d’istruzioni che mi avevano consegnato alla nascita.
e, all’inizio, per esempio, momo non si attaccava in maniera vorace, anzi, diciamo che non ne aveva proprio intenzione. magari trovava il capezzolo, ciucciava mezzo minuto e poi si addormentava o restava lì accanto a me a respirarmi. e tutti giù a dire: se non si attacca, non si nutre, muore di fame, l’allattamento al seno è compromesso, attaccalo, attaccalo!, attaccaaaloooooooooo!!!!!
grazie alla gradualità di momo e alla mia attesa, che a volte vacillava perché insinuarti che possa
morirti di fame il figlio non è la cosa più banale da ignorare, io non ho avuto ragadi, l’allattamento è stato felice e soft per entrambi e ora che ha sette mesi e mezzo, ciuccia che è una meraviglia, tanto che il peso che ha raggiunto a oggi l’ha preso praticamente soltanto con il mio latte.
quando siamo tornati a casa è subito stato evidente che volesse sempre stare in braccio, che avesse bisogno di contatto fisico. e, ovviamente, mi si diceva: mettilo giù, altrimenti si abitua e poooi vedraaaaaaiiiiii, abitualo alla carrozzina altrimenti quando peserà 9 chili che farai?, non lo tenere in braccio, diventa mammone, lascialo piangere un po’, fa i polmoni. inutile sottolineare che io non ho mai dato ascolto a queste idiozie. momo era piccolo, aveva bisogno di me, quando mi sono state dette queste frasi sarebbe potuto essere ancora nella mia pancia (è nato tre settimane prima, ndb), e ‘sta fantasia dei polmoni mi urta solo a sentirla. ovviamente ho avuto i miei momonti di stanchezza, non lo nego, ma di pari passo al tenerlo sempre in braccio quando mi cercava, tipo una goccia cinese cercavo di metterlo giù quando era tranquillo. due minuti? ok, domani saranno tre. oggi momo gioca anche un’ora e mezza seduto in uno dei suoi angoli gioco. mammone? quando siamo in giro elargisce sorrisi buffi a tutti, addirittura ieri in metro ha acchiappato il giornale di una signora per attirare la sua attenzione e fargli qualche nghe dei suoi, va in braccio a chiunque io lo porga, mi guarda, vede il mio sorriso e ne rimanda al nuovo amico. gioca con gli altri bambini sui tappetoni degli altri. mammone? bah…
e arriviamo al passeggino. qualcuno già sa dell’odio viscerale che momo ha nutrito fin dall’inizio verso passeggino e ovetto. probabilmente era tutto ricondotto alla sua abitudine a stare attaccato a me anche nei momenti di esplorazione esterna. e mi si diceva: vedi? con quella fascia l’hai viziato, adesso di che ti lamenti?, lascialo piangere, così impara, lascialo piangere, fa i polmoni, poverino, ma lo lasci piangere così?, deve capire che deve stare sul passeggino/ovetto. ho iniziato a uscire con il passeggino e l’ergo baby in borsa, quando iniziava a piangere, facevo qualche tentativo di calmarlo, e poi lo mettevo nell’ergo baby e continuavamo la passeggiata. con l’ovetto era diverso e ho evitato per un po’ di prendere la macchina se non per necessità e qualche volta l’ho dovuto tenere nell’ergo baby con la cintura, ma qualche volta, ora che c’è un abitudine consolidata e sono chiari i capricci rispetto alle necessità, l’ho anche lasciato piangere. ma la cosa bella è che ormai la mattina noi stiamo fuori un’ora e mezza/due con il passeggino. io non porto più l’ergo baby e quando piange, spesso è sufficiente cullarlo un po’ più energicamente perché vuole addormentarsi. quindi dorme, anche. a pancia in su. tie’!
sull’approccio all’alimentazione complementare ho già detto. e invece mi si diceva: fatti coraggio, i primi cucchiaini glieli devi spingere in bocca, se gli continui a dare il tuo latte, non capirà mai, lascialo piangere, alla pappa successiva mangerà di più. o almeno avrà fatto i polmoni.

insomma, tutto questo per dire, che secondo la mia esperienza, momo ha indubbiamente acquisito delle abitudini legate al mio modo di stare con lui, ma parlare di vizi per bambini così piccoli, mi sembra esagerato. piuttosto capricci, a volte. ma nella maggior parte dei casi, mi sembra si tratti di necessità, che si può scegliere di assecondare o meno, polmoni a parte.

aggiornamento:
anche alla luce dei commenti, volevo dire che io ho un asso nella manica. mio padre, altrimenti detto NonnoLupoDiMare, è un appassionato apneista e ha già mutina e pinnette pronte per quest’estate… ho come la sensazione che momo i polmoni se li farà in ogni caso!!!

I tuoi commenti

31 Commenti fin'ora

  1. Giulia e tribù ha detto:

    ecco io mi trovo ESATTAMENTE d'accordo su tutto, però mi raccomando tesoro, se da grande non avrà polmoni sufficienti, saprai di chi è la colpa…=)) mamma mia, hai ragione, urtano il nervo solo a sentirle 'ste cose…anch'io ne ho dovuti ricevere tanti di 'consigli' così, che poi non son consigli, soprattutto riguardo a Carlotta che è sempre stata più tranquilla della sorella, più calma nei suoi progressi, andava piano su tutti i fronti, e me ne sono sentite dire di tutti i colori…mettila seduta più spesso sennò non starà mai con la schiena dritta (aveva nemmeno 6 mesi), e tienila nel girello che sennò non camminerà mai (urlava come un'indemoniata in quel maledetto girello, e io avrei dovuto lasciarla lì per 'farsi i polmoni????) , e lasciale rovesciare tutta la pappa per terra e pure sul soffitto che sennò non imparerà mai a tenere un cucchiaio in mano, e correggile tutte le parole che dice che sennò resterà un'analfabeta tutta la vita…e non sai quanto potrei continuare. Il fondo si toccò quando mi fu detto 'eeh di due gemelli ce n'è sempre uno che è più lento, c'è poco da fare, piccina sarà sempre così…' come se fosse una bambina diversamente abile…piansi tre giorni e tre notti…da lì ho imparato a farmeli io i polmoni, e a chiudere la bocca a chi la apre solo per darle aria.
    Inutile dire che ad oggi, 3 anni e nove mesi domani, Carlotta corre e salta come un grillo, parla perfettamente e coniuga pure i congiuntivi, mangia a bocca chiusa seduta a tavola come una personcina grande, sa anche vestirsi (in parte) da sola e legge anche qualche parolina con il mio aiuto.
    Cosa che ad esempio la sorella non fa. Entrambe sanno scrivere il loro nome e sono alte per la loro età.
    Sono due bambine sanissime grazie a Dio , e ovviamente DIVERSE, nel loro carattere e nelle loro modalità di apprendimento e crescita.
    Come OGNI BAMBINO di questo mondo.
    Chi ha ancora non l'ha capito non merita grande attenzione…scusa il poema, ti lascio un abbraccione, ah, a propositodi dieta 😉 ho ritirato fuori le tabelle di una dietologa da cui andai quando sono nate le gemelle, si tratta di mangiare o solo primo o solo secondo in quantità limitate, e non associare carboidrati tra loro (ad esempio non mangiare il pane dopo la pasta o insieme alle patate ecc).
    Poi se vuoi te la spiego nel dettaglio comunque anche qui ogni persona deve trovare la sua dieta ideale 😉 a me funzionò, spero di avere la costanza necessaria…;-)
    baci

  2. Silvia gc ha detto:

    Confermo, Momo sorride a tutti ed a tutti va in braccio e mi sembra che in macchina sia buonissimo!
    Certo… quando da grande vorrà diventare campione mondiale di immersione in apnea e dovrei spiegargli che non ne ha le qualità… affari tuoi!!

  3. Ondaluna ha detto:

    Tesoor, sono di fretta, ma non mi sono fatta mancare una bella risata con 'sta storia dei polmoni! E' vera (te lo dicono davvero, anche a me) ma quanto sembra ancora più ridicola a leggerla!!!
    Torno presto.
    Baci.

  4. Marlene ha detto:

    nulla da aggiungere è esattamente così. Scrivere un manuale da far distribuire nelle maternità, no Caia?
    sai che successo…

  5. Nicky ha detto:

    Ecco, sono ufficialmente terrorizzata

  6. Silvietta ha detto:

    continuo a pensare che si sottolinea poco come all'inizio il bambino sia relazione, non sappia ancora chi è, e se uno non sa chi è, come puoi chiedergli di "avere pazienza"? occorre la forza, l'amore, la costanza di accompagnarlo nel distacco… oggi due minuti, domani tre.. e così via. ognuno con la sua marcia, ovviamente (in questo senso, spero di non essermi mai osata passarti qualcosa come "consiglio" visto che 1) li odio 2) come avrei potuto? laPulce: è nata 10 giorni dopo, succhiava come un'idrovora e ruba le cose nel piatto senza fare un bao neanche se incontra aglio o affini …)

    un mondo di abbracci. s.

  7. mammalellella ha detto:

    io sono una bismamma…pensavo che con il secondo mi sarei risparmiata questi famosi consigli, ma tant'è cìè sempre qualcuno che non è capace di tacere!! Cmq coraggio
    ps. ti ho scoperta e sono una tua sostenitrice da poco, ma ni piaci molto.
    pps. se ti va nel mio blog c'è in corso un blog candy… il mio primo, sono emozionata 😉
    http://www.casalellella.blogspot.com/

  8. PaolaFrancy ha detto:

    sai cos'è? ( tu lo saprai sicuramente, visto che ne hai fatto un blog con questa frase ) … è che … "dove insegnano a fare la mamma?"
    o meglio: "dove CAVOLO insegnano a fare la mamma?"

    la risposta per me è e sarà sempre che è tutta una questione di istinto. punto.
    e il tuo "caso" ne è un chiaro esempio.
    i ritmi li dettano loro, non c' è niente da fare.
    mio figlio mangiava dal seno in 5 minuti. non esagero. tutti, ma tutti, persino le signore sulle panchine del parco mi dicevano: "ma singora, è troppo poco, non si sazia abbastanza!!!"
    e io a dover sempre dire che non era così.
    mio figlio mangiava in 5 minuti e mi richiedeva il seno dopo 3/4 ore … e cresceva benissimo …
    quindi?

    quindi si devono fare tutti i c… ( cavoli, dai ) propri.
    oh.

    un abbraccio caia,
    paola

  9. MAMI ha detto:

    SEGUI IL TUO ISTINTO
    BACI
    CRISTINA

  10. Francesca ha detto:

    mi ritrovo tantissimo nelle tue parole, sebbene il mio tempo trascorso con Vi sia "poco" rispetto al tuo…
    Non sono stata tenace come te a non ascoltare quelle frasi all'inizio e sono entrata in un turbinio di confusione e smarrimento su come comportarmi quando aveva fame o voleva stare in braccio o addormentarsi cullata, etc etc…
    Adesso va davvero molto meglio, c'è questa "forma mentis" dei VIZI, il terrore, quasi, che qualsiasi cosa diventi minimamente abitudinaria , possa essere un vizio. anche io a tratti l'ho pensato.
    E a volte ho pensato " e se provassi a lasciarla piangere come mi dicono tutti?"

    Ma dentro di me c'è qualcosa che mi spinge a tirarla su, prenderla in braccio e trovare un ALTERNATIVA.
    Forse è questo il punto.
    Che c'è sempre un'alternativa a tutto, che non è per forza "vizio".

    un bacio, è bellissimo leggerti.

  11. Anonymous ha detto:

    Guarda, l'ho letto con liberazione! Possibile che tutti sappiano cosa è meglio per lui tranne la mamma? Ma un po' di fiducia a 'ste madri la vogliamo dare?
    Io non ho mai ascoltato nessuno nè sulla nanna nè sull'allattamento, facevo come mi andava ed è sempre andata bene.
    vistodalei.splinder.com

  12. Anonymous ha detto:

    i consigli che io sto dando alle mie amiche neomamme sono proprio quelli di teneli in braccio, stringerseli al corpo, assecondare tempi e modalità delle poppate. purtroppo anche a me all'inizio zie e gente che deve mettere bocca sempre e comunque, avevano riempito la testa di scemenze. e, se ci ripenso, mi pento perché qualche volta ho dato loro ascolto.
    mammasidiventa.ilcannocchiale.it

  13. Miks ha detto:

    Concordo pienamente con ciò che hai scritto!!
    la frase che più mi irrita è il "non prenderlo in braccio perchè si vizzia"
    specie quando è detta di un bimbo di pochissimi mesi che VIVE del contatto con la mamma

    E poi….ma se a te non danno fastidio i "vizzi" che gli dai, perchè dovrebbero infastidire gli altri che vedono il tuo bimbo una volta ogni tanto!!??

    P.S.: mi ha fatto sorridere il tuo lapsus "ovviamente ho avuto i miei MOMOnti di stanchezza" ^_^

    un abbraccio!

  14. Trasparelena ha detto:

    ciao
    scusa se non leggo tutti i commenti ma vado un po' di fretta
    però ci tengo a dirti che io ho invece sentito che i neonati non vanno lasciati piangere perchè rischiano l'apnea e questo non fa bene al cervello.Mi pare che fosse provato che i bambini lasciati piangere avessero uno sviluppo neurologico più lento. E comunque 'sta cosa del pianto è sembre molto dibattuta: a me ad esempio vedere i bambini che piangono dà proprio fastidio, e mi è capitato di prendere in braccio anche dei bambini non miei che piangevano. Anche alla mia BambinaGrande dà fastidio e se vede un bambino che piange lo va a consolare.
    Ovvio che il pianto a 3 anni è diverso che a 3 mesi, e ora se è un palese capriccio la lascio piangere ma in generale cerco di consolarla spiegandole la cosa.

    Infine brava, hai fatto bene. E son molto contenta del progresso col passeggino! vero che è un'altra vita?
    ciaooo

  15. MammaNews ha detto:

    i maestri di vita di mammità ci saranno sempre. brave noi ad essere forti e seguire il nostro istinto e l'amore. Non ho mai creduto che a sette mesi mio figlio facesse i capricci e se manifestavava una sua esigenza la soddisfavo e basta, senza star lì a pensare se facevo bene o no. Ora ha 18 mesi, inizia davvero l'era dei capricci…ahimè

  16. piattinicinesi ha detto:

    carissima, col senno di poi mi rendo conto che ogni bimbo è un caso a sé, ogni mamma unica e insieme fanno una coppia che deve trovare la sua strada (e che deve includere un papà, una famiglia ecc.). Soprattutto i primi mesi bisogna imparare a conoscersi e a rispettarsi, l'educazione verrà dopo. c'è un momento per tutto.
    spero di rivedere presto te e il piccolo

  17. Miks ha detto:

    ciao Caia,
    ho modificato il post sui mesi di gravidanza, come mi hai fatto notare tu… spero di essere stata chiara e di non essermi confusa pure io :-S
    Mi piacerebbe un tuo parere ^_^

    bacio

  18. Mamma Cattiva ha detto:

    Uffa ma dove finiscono i commenti…
    dicevo che quando recentemente ci siamo trovate a dare consigli (richiesti) mi è piaciuto come mamme con scelte e percorsi diversi si siano ritrovate senza invadere i campi. Non sono i consigli di per sé a dare noia, soprattutto quando ne abbiamo bisogno come confronto, ma il modo perentorio e senza via di uscita di alcuni: si fa così e basta! Parole sante Caia: scelta prima e gradualità poi…

  19. Luisa ha detto:

    Uffa ma dove finiscono i commenti…
    dicevo che quando recentemente ci siamo trovate a dare consigli (richiesti) mi è piaciuto come mamme con scelte e percorsi diversi si siano ritrovate senza invadere i campi. Non sono i consigli di per sé a dare noia, soprattutto quando ne abbiamo bisogno come confronto, ma il modo perentorio e senza via di uscita di alcuni: si fa così e basta! Parole sante Caia: scelta prima e gradualità poi…

  20. Parole sante! A volte però è difficile mantenersi salda quando la stanchezza prende il sopravvento e i consigli non richiesti hanno un volumo sempre più alto..

  21. extramamma ha detto:

    Quella dei vizi e dei capricci e dei polmoni… è una balla gigantesca messa in giro dalle zie e dalle mamme di una volta, i bambini hanno semplicemente bisogno di amore e di contatto fisico. Se li lasci piangere e non li consoli fra le tue braccia crescono con una gran insicurezza. Le mie figlie 9 e 12 sono ancora contente quando ci abbracciamo e non è lo stesso con i nostri compagni e/o mariti?
    L'amore è una gran medicina per tutti non solo per i bebè 🙂

  22. Carpina ha detto:

    uhhh quanto hai ragione!
    vedo che hai scoperto 'dove insegnano a fare la mamma'.. 🙂
    dappertutto e da nessuna parte.

    Ivan mi veniva definito un tipo 'nervoso'. Quando di giorno si addormentava, si svegliava appena lo poggiavo nel lettino. E' vero, ho passato momenti sconfortanti. Praticamente ero costretta a tenerlo in braccio per farlo dormire, di giorno dico.

    Ma, oggi, vederlo dormire TUTTA LA NOTTE nel suo lettuccio, da solo, sereno, sorridente, mi fa capire che non è affatto un bimbo 'nervoso', aveva solo bisogno di me in quel momento. Nè tantomeno l'ho viziato, tenendolo in braccio per farlo dormire, poichè sapevo che lui aveva bisogno di dormire.
    Come dici tu: bisogna IMPARARE a riconoscere le vere necessità. Ed è sempre e comunque un processo lento.
    Spero tuttavia di avere la strada facilitata con Mattìa.. 🙂

    bacione,
    carpina

  23. Anonymous ha detto:

    farò tesoro di questo post, già ora che la pancia comincia a vedersi sono tutti prodighi di consigli, e io sono solo di 14 settimane!!!

    p.s. grazie per aver cambiato il font, quello di prima era faticoso da leggere!

    Eleonora

  24. Mammautonoma ha detto:

    Guarda, che sospiro di sollievo nel leggere che c'è qualcun altro che la pensa come me…io sto finendo la mia gravidanza, e anche in questi mesi ne ho sentite di tutti i colori su come mi sarei dovuta sentire/comportare/gestire…(mangia di più, mangia di meno, comprati questo e quello, fai il training autogeno, fai l'epidurale, elabora fantasie piacevoli)… risultato? Mi sono SEMPRE affidata all'istinto, e lo stesso sarà quando il piccolo sarà nato!
    Giulia

  25. MammaNatura ha detto:

    Una parola sola…bravissima!!!!

  26. iri ha detto:

    Caia, ti leggo sempre nell'ombra senza commentare, anche eprché non saprei che dire visto che non ho ancora bimbi, però questo post mi è piaciuto moltissimo, sono daccordo con il tuo modo di fare e spero che quando sarà il mio turno avrò lo stesso buon senso che dimostri tu
    besos 🙂

  27. MissMeletta ha detto:

    Ah ah spero proprio che non ci sia molto pericolo che i consigli fraudolenti m'intacchino troppo!!! E' da quando ho saputo di aspettare Gioppy che continuo a lavorare su questo… mi sono fatta proprio una sorta di lavaggio cerebrale sull'essere FORTE da questo punto di vista. Quindi seppur terrorizzata di cadere e capitombolare in molteplici difficoltà, auspico di essere una mamma "che fa di testa sua e rispetta i tempi del suo cucciolo" proprio come te. Già adesso mi faccio delle vere e proprie liti per difendere per esempio alcune scelte fatte per la lista… non parliamo dei pannolini lavabili… e sono una vera iena… (forse con il lavaggio del cervello ho esagerato) ma incrocio le dita che almeno un terzo di questa forza, quasi aggressiva, da vera mamma gatta, si mantenga integra anche dopo e che per Pietro io possa fare sempre ciò che ritengo giusto, assumendomi anche la responsabilità di eventuali errori. Anche perchè ogni bimbo è un mondo a sé…. probabilmente certi consigli sono anche validi ma per bimbi diversi da quello che è-sarà il nostro…. o no???? 🙂 Baciotto

  28. Anonymous ha detto:

    Ogni bambino è un caso a parte, e la sua mamma sa meglio di tutti cosa è bene per lui. Però mi chiedo perchè ci hai chiesto aiuto sul blog, prima di Natale, quando eri disperata. Non ti sembra un controsenso? Cioè, se una è convinta che i suoi metodi siano i più idonei, perchè dire in un post: "Mi date una mano?", oppure "Cosa fa un bambino di 5 mesi?".

    Francesca

    Ps: non è un commento polemico, il mio. Solo una curiosità, perchè pure io a suo tempo avevo risposto alla tua richiesta di aiuto, e mi è dispiaciuto un pò vederti scrivere "questo post è dedicato a chi dispensa consigli alle donne incinte"…mi farebbe piacere se rispondessi. Grazie.

  29. caia coconi ha detto:

    cara francesca
    mi sembra chiaro che intendessi "chi dispensa consigli non richiesti" e si riferisse a un certo modo di dispensarli. tant'è che ho sempre risposto in maniera gentile a chi mi ha dato consigli che io chiedevo. o comunque non ho eliminato i post di "consigli". cosa che avrei potuto fare visto che il mio blog è casa mia.
    nelle occasioni che tu citi io ero disperata e ho chiesto consiglio, ho preso dai consigli quello che era affine al mio modo di vedere l'educazione e la maternità e ho lasciato perdere il resto. perché ovviamente ognuno dava il "consiglio" in base alla propria esperienza.
    infine, questo post in particolare è stato un po' di resoconto al termine di alcune battaglie con la mia maternità per cui mi sono convinta che alla fine dei conti la strada più giusta è sempre stata la mia. e non perché sono meglio di altre mamme ma perché sono la mamma di mio figlio, la migliore per lui. una mamma — anche — che quando è disperata comunica e chiede pareri. e anche sulla base di quelli procede per la sua strada.
    io sono grata a chi mi ha dato degli spunti per interpretare meglio il mio bambino. e soprassiedo su altre opinioni che discordano completamente col mio modo di vedere il rapporto cn mio figlio, senza entrare nel giudizio, perché giustamente alla fine ognuno fa come gli pare.
    del resto le mie "lezioni di mammità" sono quelle che impartisce momo a me, non certo cose che presumo io di insegnare a chiunque sia.
    comunque grazie del commento che mi ha dato lo spunto di spiegare questa sfumatura che magari anche altri hanno frainteso.

  30. Anonymous ha detto:

    Grazie per la tua risposta, Caia.
    Avevo frainteso le frasi iniziali del post e, ammetto, ci ero rimasta un pò male, perchè ti seguo sempre e mi piacciono molto i tuoi post, sei una mamma dolcissima. Ora ho capito il senso di alcune tue affermazioni!

    Francesca (mamma di Alice)

  31. Antonella ha detto:

    ciao! E' la prima volta che ti scrivo ma ti leggo da un pò e non puoi immaginare che sollievo è stato per me questo tuo post! Ho 26 anni, da due vivo all'estero lontano dalla famiglia e da nemmeno due mesi sono mamma di una splendida bambina. Spendida è splendida, ma OhMioDio se è complicata da gestire e inltre, qui non ho nessuno che mi dia veramente una mano, se non mio marito e come si può immaginare da lontano son tutti bravi a dare "consigli" a soprattutto a elargire critiche!! Io continuo per la mia strada, imparando ogni giorno a essere un pò più mamma e un pò meno imbranata!! 😀 un abbraccio a te e al piccolo momo e continua a trovare un pò di tempo per noi, i tuoi post sono sempre piacevolissimi!


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