perchè a volte è più semplice prendere delle parole in prestito?
io so esattamente cosa c’è nel buco di questa ciambella
perché è la mia ciambella
l’effimera dolcezza in cui mi piace affondare
prima di addentare il soffice
forse è che quando non ci sei
i profumi evaporano
il tempo è temporale
e dai camini gli sbuffi son bufera
i passi pressapochi
le finestre sinistre fessure
scompigliati e inutili nascondigli
per scampoli e sgambetti
so esattamente di cosa è fatta questa sostanza
è fatta di briciole rafferme pregne di salmastro
è fatta di sacchetti di cartone dimenticati in uno stipo
è fatta di smemorate ricette ingiallite ondulate
dell’alone marroncino di una tazzina posata distrattamente
degli spruzzi frizzosi del mandarino tra le candele
di queste mani
che non sanno far altro che trovare parole in prestito
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