ho corso per chilometri
fra preghiere profane e singhiozzi muti sfrecciavano orizzonti galleggianti fra le lacrime vedevo costruzioni dietro le curve e colori ormai familiari incrociavo storie che fuggivano storie che si consumavano e io una bolla compressa che si lasciava trasportare fino alla fine fino al mare che arriva con un sussulto ho cercato l’aria umida e bruciante e intanto sfociavo in quell’arida terra di nodi e pietre stremata e soggiogata ancora una volta dalle ombre che bucano l’oro inebriata e stordita dall’esalazioni acri ancora una volta pervasa dal terrore di trovare macerie della culla e le radici
sono passata di qua!
Cavolo…che parole..mi stupisco sempre di piu..sei unica nel genere…rendi tutto cosi poetico..e allo stesso tempo capibile anzi direi visibile..
Non aver paura di ritornare..
davvero..li vedo anche da qui..ehehekiss
belle parole
Ehm, scusa ma dov’e’ che ci saremmo incontrati? In questa vita o in qualcuna delle precedenti?