tempo libero

I libri di Febbraio #unavitadalettore

9 Commenti 10 Marzo 2014

filosofia-delle-donne

Libri letti:

  • P. Garavasso, N.Vassallo, Filosofia delle donne
  • T. C. Campbell, T. M. Campbell II, The China Study — Lo studio più completo sull’alimentazione mai condotto finora
  • Lisa Casali, Autoproduzione
  • M. Mazzantini, Splendore

Febbraio è stato come tutti gli anni un mese insulso, di passaggio, rapido, e infarcito di impegni, imprevisti e grattacapi. Ma sono riuscita a leggere, a scrivere e a mettere in ordine alcune cose.

Una novità importante è senza dubbio il fatto che ho finalmente ritrovato la mia biblioteca. Anni fa la biblioteca del mio quartiere era stata chiusa per lavori e io avevo perso un luogo di ritrovo (almeno con me stessa) dove andare a toccare libri, capire cose, lasciare interrogativi sotto le copertine usurate e annusare le illuminazioni. Di tanto in tanto avevo cercato notizie su internet, ci ero passata davanti, ma alla fine avevo gettato la spugna. Poi è successo che tramite un’amica mi sia arrivata a ciel sereno la notizia che da mesi la biblioteca aveva riaperto i battenti. E io non lo sapevo.

Come ogni devota amante che si rispetti, ho presto dimenticato l’oltraggio e semplicemente vi ho rimesso piede. La prima volta con i bambini, apprendendo con gioia che vi era stata allestita una sala a loro dedicata e abbastanza fornita.

Poi ho iniziato a trascorrerci ore solitarie, a farne meta di fugaci passeggiate per sgranchirmi le gambe e scacciare cattivi pensieri in favore di geniali idee, ritrovando quella confidenza e familiarità che non mi fa sentire povera quando sono costretta a riportare un libro che ho amato e non posso mettere in ordine nella mia libreria, ma molto ricca per la vertigine di poter accedere a miliardi di libri e pensieri.

Non solo, la mia biblioteca mi offre il servizio di prestito interbibliotecario che funziona benissimo. Ci credereste mai, pensando a qualcosa che può essere taggato da #italia #cultura #roma? Io no. Lo ammetto.

Con la mia Bibliocard e scaricando l’app Bibliosmart io posso prenotare un libro di una qualsiasi biblioteca di Roma e riceverlo nel giro di 48 ore nella mia biblioteca. Non solo, una mail di cortesia mi annuncia l’arrivo, nonché le mie scadenze (che nel mio caso diventano una cortesia davvero gradita). Non solo, per la semplice e pura ragione che le cose belle le fanno le persone in carne e ossa, bisogna anche dire che nella mia biblioteca ci sono delle splendide bibliotecarie, che accorgendosi si un disguido con la memorizzazione della mail, mi hanno telefonato tempestivamente, pensando che non fossi al corrente dell’arrivo del testo: questo per dire che i disservizi spesso li causano le persone svogliate, probabilmente sfruttate, abituate a non dover rendere conto a nessuno del loro assenteismo. Perché le risorse a volte non ci sono, i sistemi informatici possono andare in tilt, ma se dietro c’è gente diligente, onesta e che ama il proprio lavoro, forse tutto riesce comunque a girare.

Torniamo ai libri di Febbraio.

Proprio in biblioteca, prendendo le misure delle sale, degli scaffali e delle collocazioni, mi è caduto lo sguardo sul libretto Filosofia delle donne, non certo il mio genere, perché non amo molto i saggi, ma sicuramente d’argomento stuzzicante. L’ho letto abbastanza in fretta, è breve, anche se mi sono resa conto che il tema mi faceva sentire abbastanza arrugginita e non mi faceva cogliere molto perché non ero in grado di andare dietro a tutti i riferimenti filosofici. Forse ci ritornerò o forse avrò di meglio da fare.

Di sicuro non ne ho sentito la mancanza tuffandomi e sprofondando nella lettura di The China Study, un testo veramente utile per comprendere le implicazioni di ciò che per abitudine introduciamo nel nostro organismo. Dai tanti studi raccontati scientificamente, ma in maniera da essere recepiti anche da chi non ne ha le piene competenze, emerge la dannosità di una dieta basata preponderantemente sulle proteine animali: carne, pesce, uova, latte e derivati se assunti in quantità considerevoli e a lungo termine possono provocare molte delle malattie che stanno diffondendosi innanzitutto nel nostro Occidente e pian piano anche nei paesi che iniziano a imitare le nostre abitudini alimentari. Non voglio fare propaganda, ma penso che sia un libro da leggere per sapere, farsi un’opinione e poi scegliere se far finta di niente o tentare di introdurre qualche buona abitudine nella propria cucina per prendersi cura di sé. Io lo sto facendo.

Mentre trascorrevo parte delle mie notti a leggere di esperimenti sui ratti, assunzione di vitamine e associazione di alimenti e nutrienti, mi è arrivato un libro che volevo da tempo e che ho finalmente deciso di regalarmi, Autoproduzione. Un libro di ricette, ma anche un approccio alla cucina e all’alimentazione che tenta di andare all’essenziale, all’origine, alle mani e alla terra. Non poteva che conquistarmi. Non so se arriverò mai a macinare le mie farine, ma sicuramente mi piace fare da me tutto quello che riesco a integrare nella mia routine domestica e questo libro è favvero un valido supporto.

Infine ho concluso il mese con la delusione di Splendore, di cui ho già detto.

Marzo sta già scivolando veloce con due libri che meritano qualche parola, nel frattempo spero di riuscire a recuperare le puntate precedenti di #unavitadalettore.

E voi? che avete letto di recente?

Consigli?

 

I tuoi commenti

9 Commenti fin'ora

  1. Trasparelena ha detto:

    Anche da noi c’è un fantastico sistema di prestito iterbibliotecario, che prende una 20-ina di comuni dell’hinterland. Si prenota il libro sul web dal loro sito e poi si ritira nella biblioteca che si preferisce. Si possono anche scaricare e-book dalla media library.
    Se il libro che desideri è occupato lo puoi prenotare e ti avvisano via mail quando è disponibile.
    Insomma un servizio fantastico. E la spesa fu di 5 euro circa 10 anni fa per la prima iscrizione.

    • caia coconi ha detto:

      no, qui la tessera e’ annuale, 5 euro, ma sinceramente li vale tutti e mi sembra un buon modo per contribuire a una cosa bella.

    • eli_miss ha detto:

      Come dice lA mia bibliotecaria, abbiamo gia’ pagato questi servizi, con le tasse!
      E.

      • caia coconi ha detto:

        si, hai ragione eli, ma io sinceramente sono contenta di dare un contributo ulteriore per le cose che uso molto e funzionano bene.
        nel mondo ideale tutto dovrebbe andare liscio viste le tasse che paghiamo, ma visto che cosi non e’, cerco di far reggere in piedi almeno quello che mi rende le giornate piu’ allegre 🙂

        • eli_miss ha detto:

          D’accordissimo con te, sono i soldi meglio spesi! E direi che l’entità del contributo, a fronte del servizio offerto, è davvero minimo!

          • Framboise ha detto:

            In effetti la tessera standard della biblioteca è gratuita proprio perché son servizi già spesati con le nostre amate tasse: la Bibliocard è a pagamento perché permette servizi aggiuntivi. Cinque euro per un anno sono proprio pochi se si è frequentatori abituali e poi permette di avere il biglietto ridotto a numerose mostre, concerti e musei quindi la spesa si ammortizza ulteriormente.
            Sono anch’io moooolto contenta della riapertura della Mandela 🙂

  2. eli_miss ha detto:

    Io ho letto “open” di Agassi, mai avrei immaginato che mi sarebbe piaciuto così tanto! Una vita affascinante, un piacevole salto negli anni 80 e 90, un mondo intero dietro al professionismo sportivo, un’umanita’ e un rispetto per il proprio lavoro che mi hanno davvero colpito.
    Lo consiglio vivamente.

    E poi “revolutionary road”, che mi ha lasciato un po’ inquieta… tu l’hai letto?
    E.

    • caia coconi ha detto:

      open l’ha letto una mia carissima amica tempo fa parlandone anche lei in maniera entusiastica, anche di tutta la storia personale col padre, ma alla fine ancora non l’ho letto!
      invece revolutionary road l’ho letto qualche anno fa, mi piacque un sacco!
      e mi ricordo’ molto diario di una casaliga disperata che e’ anche quello molto bello, l’hai letto?

  3. eli_miss ha detto:

    No, il diario di una casalinga disperata mi manca! Adesso devo decidere se iniziare “stoner” o “l’arte della gioia”…. ci do’ dentro adesso che tra un po iniziano gli arresti domiciliari con privazione del sonno…. 😉


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