Impasto il pane per stasera, ne sono felice.
I bimbi dormono col papà e io mi godo il silenzio della mia casa
troppo piccola, troppo ingombra, troppo senza ascensore, troppo a Roma che è sempre troppo invivibile e faticosa,
eppure inesorabilmente mia, nostra.
Il luogo dove sono tornata e ho trovato la gioia delle cose nascoste, dei rumori rassicuranti, dei tagli di luce poetici.
La casa mia, della mia famiglia, dei miei figli.
Impasto il pane e penso che vorrei una vita piena di queste cose ricche, fatte di farina e acqua
eppure forse se potessi farle tutti i giorni non le apprezzerei.
Impasto e sento il dolore al polso, alla cervicale e lungo tutto il braccio destro
ruoto il capo e sento anche il dolore alla schiena.
Mi convinco che insistendo passi.
Dovrei dormire, avere uno spazio libero e rilassato per il sonno, questo farebbe passare tutto.
Penso agli ultimi mesi, alla fatica della scrittura in una vita da mamma,
all’infinita carica che spesso mi si richiede prima di riuscire a ingranare,
ai progetti densi che si stanno realizzando,
allo scompenso emotivo che la malattia dei figli genera,
alla disperazione inerme che ho provato di fronte al dolore,
all’estenuante ricerca della condizione ideale per apprezzare il lato bello
cercando di ingoiare quello brutto.
E lo so che se non si accetta il risvolto oscuro nessun passo sereno potrà essere fatto,
ma non mi sento di porre questo tra i miei buoni propositi.
Io cerco ancora il sole, tutti i giorni.
Impasto e arriva la luce dalla finestra della mia cucina,
uno di loro mugugna qualcosa
l’altro tossisce
ancora silenzio.
Raccolgo tutti i residui di farina,
faccio i miei panetti.
Voglio pensare al nutrimento
questo conta.
Voglio ridare priorità al nutrimento fisico e mentale.
Partire da quello che ho.
Voglio tornare al cinema, ai libri,
voglio insegnare la musica ai miei bambini
forse risedermi al pianoforte.
Voglio tornare a teatro, sul palco e in platea.
Voglio impegnarmi nella mia piccola rivoluzione
e pensare che i miei figli saranno padri più fortunati
e vivranno la nascita come è giusto che sia.
Voglio fare ache una ciambella di pane
e allora lascio un pezzetto di impasto per dopo.
Perché i propositi non mi facciano partire già in apocopia d’ossigeno
ho iniziato una dieta sana da ieri
che voglio arricchire giorno dopo giorno di abitudini sane,
da inglobare semplicemente alla mia quotidianità…
una buona abitudine al giorno?
Forse troppo ambizioso, ma oggi possiamo crederci, almeno per qualche ora.
Lo yogurt fatto in casa, il labna, cereali buoni, pochissima carne, varietà, gusti semplici, tante verdure.
Correre, correre, correre.
Ho detto no a qualche commissione, per avere un tempo umano da gestire per me e la mia famiglia nei prossimi mesi.
Mi sono reinventata per essere più serena e non per diventare schiava del lavoro,
è ora di mettere in pratica.
A dirla tutta
impastando e insistendo
un po’ il dolore passa, davvero.
Buon anno,
perché sia un anno di nutrimento.
Buon anno, che tutti i tuoi sogni possano realizzarsi.
Un abbraccio
Cristina
GRazie, buon anno anche a te!
*.*
Che belle parole, mi sono emozionata…auguri di cuore per tutto il nutrimento che desideri!
Verdiana
GRazie, ricambio di cuore!
E’ un bell’augurio, questo che ci fai, un anno di nutrimento sano fisico e mentale. Ne ho bisogno anch’io nonostante forse rinunci un po’ troppo ai miei mille sogni pur di trovare tempo per me e per la famiglia. Sereno anno nuovo.
Grazie!
Io credo che sia il momento di affrontare la cosa nell’insieme: e se provassi a realizzare i tuoi sogni condividendoli con la tua famiglia? Cioe’: e se le cose non fossero cosi separate? 😉
Ti auguro tutto il meglio, per te e per i tuoi cuccioli. E ti ringrazio per questi scampoli di emozione, che sfioro e rimango travolta dalle tue emozioni. Ogni volta.
Tutto il meglio e tanta tanta serenità !
Frazie, Carla, grazie della tua presenza, un vero dono del 2013!
Che sia un anno di tutto quello che vuoi 😉
grazie e ricambio di cuore!
Ti auguro di continuare a impastare e a insistere… io ci credo che il dolore così passa! E.
…devo crederlo per forza! 😉
Buon anno cara Claudia! Leggere le tue parole rassicura e rende un po’ più forte*
grazie, cara amica!
:*
Io adoro impastare e vedere il pane che cresce….adoro fare i conti alla fine dell’anno e trovo importante farlo.
Buon anno e grazie per avermi tenuto compagnia, per avere condiviso con me qualcosa e avermi insegnato delle cose e suggerito belle letture.
Buon anno!
GRazie, Diana, grazie a te per esserci 🙂
Grazie caia, l’augurio di un anno di “nutrimento” calza alla perfezione in questo periodo.. Ovviamente contraccambio di cuore..
Pina
Grazie Pina, di esserci sempre!
Un abbraccio a te
che bello leggerti e nutrirsi delle tue parole e dei tuoi pensieri… buon 2014 !
Grazie Giorgia del passaggio!
Buon anno anche a te!