Mio piccolo grande Dado
La mamma oggi scrive perché non lo fa da tanto. E invece tu da tanto tempo fai, cresci, cambi, ci cambi, e meriti tutta l’attenzione del mondo, la riflessione anche e il tempo.
Non è facile essere la tua mamma, tu che sei piccolo, ma saggio
tu che sei indipendente, ma tanto tanto piccolo, amore mio.
Tu spiazzi. Usi tutti i mezzi per farti ascoltare, tu che arrivi sempre per ultimo.
E piangi per un abbraccio negato e chiedi scusa. E dici ciucia tra le lacrime.
Tu che sei forte e stoico e non disturbi mai.
E adesso arriva il tuo compleanno e pensiamo a mille cose tranne che alla tua torta.
Ma mamma preparerà una torta bellissima e tanti regali per te, non preoccuparti.
Faccio tanti sbagli, dico troppi aspetta, mi distraggo spesso, ma poi non penso che a te.
Ai tuoi occhi ridenti, alla tua bocca che sta prendendo pieghe un sacco buffe da quando cerchi di tradurre il tuo rutilante mondo interiore anche per noi. E penso alle manine che cercano ancora la nenna, ai tuoi no decisi e irremovibili, alle tue caparbie e determinate strategie per raggiungere il succo di frutta, le carte di Momo, la crema di mamma, la tazza bollente.
Quanto ho pianto amore mio negli ultimi giorni, il tuo dolore mi ha stremato, mi ha invecchiato, mi ha sepolto.
Combattevo tra l’esigenza di stringerti a me e il desiderio profondo di fuggire via, via da tutta quella sofferenza, le urla, la disperazione, l’inadeguatezza, la colpa, il rifiuto, lo struggimento, l’amore puro e crudele.
Sono rimasta perché non c’è scelta. Perché solo questo è il mio posto, nel silenzio della veglia e nell’ansia della perdita.
Ho capito che giunge il momento in cui non si arriva, quello in cui si resta a guardare, quello in cui ci si saluta e quello in cui ci si ritrova. Presto o tardi.
Oggi ascolto ciò che siamo diventati, più forti, più uniti, più grandi e dobbiamo dire grazie a te, Dado.
Che brividi Caia.
Quanta sincerità, sofferenza, amore, nelle tue sempre belle e curate parole.
Vi abbraccio.
Ti abbraccio pur’io
Quanto amore in queste righe. E quanto dolore.
Mi sembra di capire che con l’ultimo paragrafo la colpa, l’inadeguatezza e la sofferenza se ne siano andate. Ve lo auguro con tutto il cuore.
Un affettuoso abbraccio, e.
ne ho scritto solo a conclusione positiva, prima non c’erano veramente parole 🙂
un abbraccio
Un abbraccio lontano, ma vero e di cuore.
ricambio, forte!
Caia, avevo forse saltato questo tuo struggente post.. Spero sia tutto ok, e vi abbraccio di cuore!
Pina
Va meglio, Pina, grazie!
e’ stato un periodaccio e non si capisce quando finira’… mannaggia.
Pero’ va meglio decisamente meglio!
Mannaggia..
ma l’importante è che vada decisamente meglio, davvero..
i periodacci servono anche ad apprezzare di più i periodi banalmente ‘normali’ – questo per esperienza personale.
Claudia, che succede? Leggo questo post e mi spavento.. Dado sta bene?
Solo ora leggo questo post e sono senza parole. Il dolore e la malattia dei figli sono quanto di peggio possa capitare a una madre.
Spero vivamente che questo post sia testimonianza di un brutto momento oggi superato. In caso contrario, ti auguro con tutto il cuore che tutto si risolva felicemente e al più presto.
Un abbraccio fortissimo a te e al tuo piccolo coraggioso.