Ma quante cose mi impegnano quotidianamente e non hanno alcun senso?
In quante cose perdo energie per poi rendermi conto che ho lasciato indietro cose essenziali?
Quante volte rimando e mi resta l’angoscia del to do che mi fa perdere energie e serenità nel quotidiano?
Si può scegliere di non fare, ma dirselo subito ed evitarsi pesi mentali.
Fai quando devi,
non fare quando puoi.
…io mi sa che sono davanti al muro del fai quando devi, adesso, perchè decisamente i panni non stireranno mai da soli! 🙁
ma infatti quella roba li tocca farla, altrimenti domani ti sveglierai e sara’ il doppio e avrai il doppio dell’angoscia.
oh, io almeno sono in questa fase in cui se faccio quando devo, mi sembra di togliermi il peso e fare meno fatica.
appena rimando mi diventa tutto ancora piu’ gravoso. 🙁
e l’ineguagliabile gusto del fare quando non devi?
la vertigine egoistica del non fare quando dovresti?
la rivendicazione soddisfatta del posso ma non voglio!
e l’insinuante angoscia del devo e non ce la faro’ mai?
e la frustrante stanchezza del ma era proprio necessario?
il mio prof. di Diritto Penale diceva sempre:
“non fare oggi ciò che puoi rimandare a domani…”
e sono diventata la maestra 😉
ma infatti qeusto post nasce proprio in conseguenza di un’assidua pratica del precetto del tuo prof che pero’ mi ha provocato danni dalla portata notevole… ormai vivo con l’ansietta costante :O
Ciao Caia! Hai un piccolo premio che ti aspetta sul mio blog:))
ma grazie :)))
anch’io ho un premio per te 🙂
Dev’essere il periodo
E poi che dire, questo tuo ultimo post mi calza a pennello, in questi giorni mi dibatto nelle stesse sensazioni…
grazie!!! <3
vabbe’ lo ammetto, il premio era riservato a blog sotto i 200 follower… ho un po’ barato 🙂