che dormi nel lettino di tuo fratello
che il tuo è tutto bagnato
mi hai chiamato e volevi essere preso in braccio
volevi stare con la mamma e che la mamma fosse tutta tua.
perché sei contenta solo con dado? mi hai chiesto
e poi mi hai detto e hai fatto
mille segni, un solo messaggio
e quante volte oggi non ti ho ascoltato
quante volte non ho capito?
volevo raccontarti una storia, quella di morbillo
che ti piace tanto, anche senza figure
perché la mamma l’ha scritta per te
ma sei crollato da solo mentre facevo addormentare dado.
ti chiedo di aspettare
te lo chiedo troppo spesso
forse
e tu crolli.
domani comincia la scuola
quella dell’infanzia, quella dei grandi.
volevo farti dei pancakes a colazione
ma le uova sono finite
e non posso neanche dirti aspetta
che la scuola inizia domani e non domani l’altro.
com’è facile mentre dormi comprendere
e poi ancora di più scivolare quando sei sveglio
e chiederti di aspettare.
domani alzi il passo per un altro gradino
mentre io divento sempre più piccola
e sarò io ad aspettare.
tu torna contento.
“aspetta”, “arrivo”, “un attimo”, quante volte lo dico anch’io! E lei è la più grande eppure è ancora piccola, e io sono una soltanto e qualche senso di colpa c’è. Ma l’amore si moltiplica e non si divide.
l’amore non si pesa con le cose che si fanno ma coi pensieri che si hanno, spero.
ma in un certo modo il tempo si divide. è la dura realtà.
Il tuo post mi ha colpito in pieno…come mi ci ritrovo anche io nelle tue parole!!!
e poi arriva un altro giorno e si ricomincia da capo, magari qualcosa gira meglio, magari no.
e poi un’altra notte e un altro giorno…
“com’è facile mentre dormi comprendere”… Quanto sono vere queste parole.
Ti abbraccio.
un abbraccio anchea te
Io che di bimbi ne ho tre e due dei quali gemelli troppo spesso devo chiedere di aspettarmi,di provare dopo…e anche a me un po’ il cuore mi scricchiola e allora rosicchio il tempo e cerco di farlo bastare a loro, a me e a lui
devo affilare i denti allora 🙂
:.(
dai, dai, poi passa nuvole
:*