lezioni di mammita'

o tu, o noi! — piano d’azione per sopravvivere

16 Commenti 07 Gennaio 2010

prologo
come avrete immaginato tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre il mio stato psicofisico era veramente ai minimi storici registrati. quello che mi stava sfinendo e logorando non era propriamente l’abnegazione alla mammità, ma l’apparente nullo risultato sul benessere di momo. e non credo neanche che la soluzione fosse semplicisticamente mettere una distanza tra me e lui qualche ora al giorno (mandandolo al nido) o interrompere il circolo vizioso della mia ansia e stanchezza che nutrivano la sua insofferenza.
punto primo: io non credo che il nido di per sé risolva dei problemi, piuttosto, anche alla luce di quello che poi è stato il nostro piano d’azione, credo che inevitabilmente dia una routine che spesso i genitori, da soli, non riescono a imporre. inoltre, nel mio caso, avrebbe innescato una pericolosa corsa al senso di colpa.
punto secondo: sicuramente il circolo vizioso, per cui gli stati d’agitazione di chi si prende cura di un bambino passino per osmosi al piccolo è un fatto innegabile, ma da qualche parte si era avviato e io ero certa che non ero stata io a cominciare. mi spiego: durante i primi tre mesi, momo era un bambino tranquillo. mangiava, giocava, dormiva, secondo i cicli del metodo E.A.S.Y., poi è accaduto qualcosa. il famoso risveglio delle sue percezioni. ha smesso di lasciarsi andare a quel ritmo che io gli suggerivo e ha iniziato a esprimere le sue resistenze, in particolare al sonno. certo! era come dirgli: guarda che bel mondo hai intorno! ecco, adesso spegnamo la luce e tutto quel bel mondo ti è negato. manco a dirlo, diventava una iena.
quindi io ho iniziato ad ammorbidirmi nell’insistere con i cicli. quando lo portavo a dormire, lui si dimenava, iniziava a piangere e io pensavo che non avesse sonno, quindi lo riportavo a giocare e lì innescavo la tragedia: più giocava, più si sovreccitava. più si sovreccitava, meno dormiva. meno dormiva, più era isterico. più era isterico, meno riusciva ad addormentarsi. meno riusciva ad addormentarsi, più piangeva disperato. più piangeva disperato, più io piangevo disperata. più io piangevo disperata, più… devo continuare? chiaro, no?
insomma, mettiamoci pure che intorno ai cinque mesi e mezzo ha avuto l’ennesimo scatto di crescita, unito a un brutto raffreddore durato un paio di settimane (di conseguenza mangiava male e ha ricominciato a svegliarsi ogni ora e mezza/due anche di notte), unito a un presunto arresto della crescita, e non stupisce che una mattina, fra le lacrime e gli sternuti, io mi sia messa seduta a tavola con taccuino rosso e pennarello per affrontare di petto la situazione. riporto fedelmente le considerazioni:

  • ‘sto pupo deve dormi’!
  • ‘sto pupo deve magna’ come si deve!
  • o lui, o noi (tutti e tre)!


il piano d’azione
se qualcuno si ricorda del famoso test d’idoneità al metodo di tracy hogg, si farà una risata. io non sono propriamente una donna di quelle che definiresti organizzata, né tanto meno ordinata. men che meno abitudinaria. eppure, pare che la mammità tiri fuori il meglio di noi. e MammaCaia si è ritrovata in automatico a sfogliare rapidamente il suo incasinato taccuino rosso, cerchiare qualche dato importante e cercare la prima pagina bianca utile per scrivere a caratteri cubitali:

routine

a seguire la sua tabella di marcia desunta da alcuni punti fermi nella giornata di momo (orario del risveglio e del crollo serale), ma soprattutto da una considerazione circa le poppate. di giorno era portato a mangiare anche ogni quattro ore (vuoi per le distrazioni, vuoi per l’ansia di fare, vedere, toccare), ma dal primo pomeriggio non si capiva più niente. inoltre un’altra riflessione desunta dai suoi comportamenti era che ha una certa sensibilità agli stimoli, ai posti nuovi, alle luci, ai rumori. infine, nel momento in cui momo esprime una propria necessità si è già a livelli d’allarme. questo significa che, per quanto inizialmente lo trovassi un atteggiamento poco educativo, per i bisogni fisiologici di sonno e cibo, bisogna un po’ prevenire le necessità.
quindi:

  • poppate ogni due ore e mezzo/tre, tranne l’ultima serale più a ridosso per farlo andare a dormire più sazio, proposte e non richieste;
  • nanna dopo un’ora e mezza/due dall’ultimo risveglio imposta e non apparentemente richiesta.

ecco la nostra nuova giornata:

  • ore 7,00-7,30 risveglio e colazione (latte mio)
  • ore 8.30-9,00 primo sonnellino
  • ore 10,00-10,30 merenda (latte mio)
  • ore boh, dipende secondo sonnellino
  • ore ore 13,00 pranzo (tentativo di pappa, poi latte mio)
  • ore boh, dipende terzo sonnellino
  • ore 16,00-16,30 merenda (tentativo di frutta, poi latte mio)
  • ore boh, dipende quarto sonnellino
  • ore 19,00 cena (latte mio)
  • ore 20,30-21,00 spuntino pre-nanna (latte mio)
  • ore 21,30 dorme
  • ore 3,00 circa fa un risveglio per la poppata notturna

un’altra variante ai precedenti comportamenti è stata quella di agevolargli il sonno oscurando l’ambiente ed evitando troppi rumori. mi direte: la scoperta dell’acqua calda… ehm, io, veramente, prima, di giorno cercavo di farlo dormire con la luce perché pensavo di farlo abituare ad addormentarsi ovunque, col risultato che non si addormentava da nessuna parte.

risultati
comunque c’è voluta una settimana perché questa routine prendesse piede, in particolare perché i sonnellini inizialmente non sono stati subito accettati. spesso stavamo in camera, nei pressi del lettino a fare coccole, giochi poco eccitanti, ma alla penombra e col ciuccio (che lui prende unicamente per dormire), a volte piangeva, ma io lo tenevo in braccio e lo cullavo senza schiodarmi dal pensiero che lui aveva bisogno di dormire e dopo un po’ cedeva. spesso si risvegliava subito, ma al contrario di prima che mi dicevo che evidentemente per lui era sufficiente dormire cinque minuti, lo riprendevo in braccio e lo ricullavo e si riaddormentava. l’obbiettivo era fargli fare almento un ciclo di sonno di tre quarti d’ora. o almeno tenerlo al riparo da eccessivi stimoli che non facevano altro che isterizzarlo ulteriormente.
in realtà i risultati si sono visti subito. intanto ogni volta che lo mettevo al seno per mangiare era felicissimo e si attaccava con il sorriso sulle labbra. mangiava con voracità, ma senza agitazione. svuotava tutte e due i seni e poi si staccava con lo schiocco e iniziava a lallare, a sorridere e a giocare tranquillo con le manine o con me. poi già dal primo giorno ha fatto almeno un riposino di tre quarti d’ora all’interno della giornata.
a distanza di un mese io penso ogni giorno che se qualcuno a novembre mi avesse detto che saremmo stati così sereni non ci avrei creduto.
momo fa 7 poppate, però sono prevedibili e io posso anche pensare di uscire senza di lui e soprattutto senza l’angoscia di sentirlo sbraitare per le scale, rientrando.
fa quattro riposini durante il giorno (bel traguardo, se si pensa che per quasi tre mesi ha dormito tra i venti minuti e l’ora in tutta una giornata, spezzettati), in genere due di uno e due di due cicli, alternati.
i suoi momenti di activity sono diventati allegri e rilassati per lui e per noi (nei limiti ovviamente di un bambino che si annoia, fa i capricci, più varie ed eventuali) e piano piano anche più autonomi. per ben due volte sono riuscita a farmi una doccia mentre lui era impegnato con la sua palestrina. senza dover inondare il corridoio uscendo dopo due minuti insaponata e assordata da pianti incomprensibili. e sto ricominciando a prepararmi un pasto caldo per pranzo che siamo soli.
ma la cosa che ha cambiato davvero la nostra vita e, a essere sincera, anche il mio rapporto con lui, è che la sera si addormenta con le coccole e non più svenendo stravolto dopo i propri pianti strepitanti che a volte raggiungevano le due ore.
forse ha aiutato anche il nostro rito serale, fatto di una successione di eventi quasi sempre simili. alle 7,00 lui fa la poppata, poi nel seggiolone ci fa compagnia mentre ceniamo io e il MaritoTornatoDaLavoro, poi un’oretta tutta al maschile di massaggini e un po’ di libertà senza pannolino, poi pigiamino e via sul lettone, qualche libro di favole, qualche risata con il suo doudou, un po’ di coccole (o con me o con il babbo, dipende) e infine intorno alle 9,00 poppata, coccole di mamma, ciuccio e ninna nanna.

considerazioni
la mia preoccupazione rispetto a una routine così strutturata era l’apparente rigidità. considerato che in questo mese di rodaggio ci sono state feste, viaggi, nottate particolari, posso dire con cognizione di causa e contro ogni mio preconcetto, che la routine aiuta anche nelle giornate straordinarie. cercando di garantire a momo i suoi punti fermi, anche se destrutturati, lui riusciva a dormire, mangiare e stare sveglio serenamente. prendendo come esempio le due nottate di vigilia di natale e san silvestro. la vigilia di natale abbiamo fatto l’errore di imporgli la nanna nel lettino, mentre nella stanza accanto si faceva baldoria. morale: si addormentava stremato perché era stanco, ma si risvegliava subito, disturbato dal caos, nervoso e arrabbiato perché da solo. a san silvestro invece abbiamo pensato: ok, è festa, aiutiamolo a dormire, ma non facciamo finta che sia tutto “normale”, perché non lo è. eravamo a casa di una mia amica con piccoletta di quasi quattro mesi e un altro paio di coppie con prole. abbiamo acceso le candele a tavola e spento le altre luci per agevolare il sonno dei pupi. abbiamo cercato di evitare urla, ma per il resto non abbiamo fatto che ridere e spassarcela. io e il MaritoComplice ci siamo tenuti momo nell’ergobaby tutta la notte, a turno. a lui piace dormire addosso a noi e si rilassa facilmente. quando era svegliato da qualche risata più forte alzava la capoccetta, si guardava intorno, faceva un sorriso birichino e poi si rimetteva accucciolato a dormire. era sveglio a mezzanotte e sgranava gli occhi mentre facevamo il countdown. io temevo che si spaventasse e gli prendesse una crisi di pianto, invece si è attaccato a me e ha confuso la sua bavetta con le mie lacrime. poi si è rimesso in posizione, ciuccio in bocca e nanna fino alle 4 quando, a casa, gli ho dato la poppata notturna e si è messo a dormire nel suo lettino. la mattina dopo abbiamo ripreso tutto come i giorni precedenti. alle 7 di mattina, of course.

I tuoi commenti

16 Commenti fin'ora

  1. bismama 2.0 ha detto:

    Mah, non so che dirti. Non conosco per filo e per segno i tuoi "problemi", io credo che bisogna che noi ci adattiamo a cosa chiedono i bimbi e non il contrario, ma so anche che questo non sempre è possibile. Ti dico perciò che Momo ha bisogno in primis di una mamma serena e tranquilla e se il piano d'azione da te stilato ti fa essere tale benvenga!
    kiss

  2. caia coconi ha detto:

    anch'io ero partita con l'idea che il bambino sa, e lo credo tutt'ora. ma non è detto che lo sappia esprimere e soprattutto che io abbia gli strumenti per capirlo.
    e poi c'è un altro assunto in cui credo fermamente ed è che prima che lui arrivasse c'era già una famiglia con degli equilibri e una armonia interna nella quale lui si può inserire, non il contrario, ossia noi che dobbiamo in tutto e per tutto adattarci a lui, anche perché non è un atteggiamento sostenibile in eterno, quindi arriverebbe sempre il momento in cui io o mio marito non ce la facciamo più e poi credo sia più difficile tornare indietro. e questo significa innanzitutto COMPROMESSO. non gli negherei mai il seno dopo due ore per la tabella se vedo che ha fame, ma sin dall'iinizio ho cercato per esempio di dargli il ciuccio per dormire, perché il pensiero della mia tetta-ciuccio mi terrorizzava.
    e quindi anche in questo caso, non ho stilato la routine ogni quattro ore se vedevo che non era sostenibile secondo i suoi ritmi naturali, ma ho cercato un ordine che lui potesse sostenere e dentro il quale trovasse serenità. una cosa di cui ho fatto tesoro leggendo tracy hogg è proprio l'ascolto del bambino innanzitutto.
    appunto questo "piano d'azione" non andrebbe bene per chiunque e per qualsiasi bambino.
    e io sì, ginocchio ed ennesimo raffreddore a parte, sono serena, perché vedo lui sereno, vivace e quasi mai insofferente.

  3. extramamma ha detto:

    Se tu stai meglio e ti senti più serena è senz'altro la strategia giusta. Poi si addatterà di nuovo alle sue esisgenze quando ci sarà una nuova tappa di crescita, ma intanto goditi questo momento. Con i piccoli si va a tentativi e cercando di essere sensibili ma non masochisti, baci, p

  4. Wonderland ha detto:

    Non so, ognuno ha la sua ricetta. Posso dirti che ho due perlpessità:
    1. alla sua età ha ancora bisogno del tuo latte così spesso? o è un vizio?
    2. se rifiuta la pappa, basta, finito. Perchè proporgli anche il latte? In questo modo non mangerà mai la pappa xke sa che rifiutarla vuol dire avere accesso al suo amato latte!
    Per il resto, se va bene a te va bene a tutti. Questa poi è l'età delle tattiche, poi cambia: non li freghi più! 🙂

  5. caia coconi ha detto:

    @eh si, extramamma… proprio per tentativi… è proprio l'unica tattica che va bene per tutti: tentare e poi cambiare se non va bene!

    @wonder grazie infinite per aver uccise le ultime speranze di avere risolto i nostri problemi per sempre! 😛
    cmq riguardo le perplessità:
    1.lo svezzamento l'abbiamo cominciato da poco e allattando esclusivamente al seno non sono mai riuscita a ridurre le poppate a meno di 7. non credo sia un vizio perché lui sta attaccato al seno esclusivamente per mangiare ed è pure velocissimo (in 7-8 minuti svuota tutti e due i seni!) per dormire usa il ciuccio. però non ho paragoni quindi tutto può essere…
    2.purtroppo finora le pappe non le ha mai mangiate in quantità tali da sostituire un pasto, forse deve ancora capire che sono anche quelle nutrimento. boh?! mentre ho notato che quando ne mangia un po' di più beve meno latte. mi piacerebbe accompagnarlo al punto in cui mangiando a sazietà, non ha più voglia di latte. anche perché tornando al punto 1. ha sempre avuto la capacità di autoregolarsi in questo. all'inizio quando non capivo se i suoi pianti erano di fame o altro e spesso gli offrivo il seno per la disperazione, se non era fame, lui non si attaccava.

    cmq sì, finché dura… però c'è da dire che ho ricominciato a essere attiva online e aggiornare spesso il blog… qualcosa significherà!?!!?

  6. Trasparelena ha detto:

    sono d'accordo con Wonder, anche se in linea teorica perchè io non ho allattato e la mia è una bambinafamelica che al primo tentativo di pappa s'è mangiata un piattone intero.
    La mia ulteriore perplessità è il buio per dormire di notte, perchè la mia esperienza con la luce di giorno è stata molto positiva, io però avevo il vantaggio che la mia gradiva il passeggino e quindi i pisolini diurni li si faceva all'aperto (cosa che piaceva molto sia a lei che a me, che odio stare al chiuso, pure in inverno) perchè in effetti mi sa che in casa ci son troppi stimoli. E comunque l'imposizione del ritmo nel mio caso è stata fondamentale anche perchè io di carattere sono parecchio rigida (lo so che è un difetto) e anche perchè arriva un momento (da noi sui 18 mesi) in cui il bambino inizia a dirti quello che vuole ma ben presto ti accorgi che non è veramente quello che vuole ma solo un modo per capire i suoi confini e fino a che punto si può spingere. Io credo di essere una mamma severa, però ho una bambina molto allegra (me lo dicono tutti) e pure educata (mi dicono anche questo) nonostante sia oggettivamente ipercinetica (questo me l'ha detto la pediatra, inteso non come patologia ma come eccesso di vivacita', per il quale ad es non riesce a dormire all'asilo e quindi s'è deciso di farla uscire prima del sonnellino). E' stato molto difficile in certi momenti ma è una fatica che paga assolutamente.
    Scusa se ho divagato, e comunque brava, brava e brava

  7. caia coconi ha detto:

    @trasp grazie!
    credo che riguardo l'allattamento, materno o artificiale facciano la differenza in termini di "regole orarie". immagino che chi dà il LA sa che a colazione per esempio mangia 250 ml di latte, quindi può "reggere" fino a pranzo. così come di sera gli si può dare in un'unica soluzione 350 ml (faccio per dire, non so assolutamente quanto latte prendono i bambini a qst età!) perché sia sazio e si sia certi che se si sveglia all 3 non è per fame, ma per coccole.
    detto questo può anche essere che potrei ridurre, ma è stato proprio per questo che mi stavo impiccando. per arrivare a 5 poppate (ogni 4 di giorno e dopo 8 ore di notte) andava a finire che di giorno reggeva, poi evidentemente la fame arrivava e si svegliava di notte. probabilmente il mio seno non riusciva a dargli la giusta proporzione diluita in 5 volte. che so…
    mentre sulla luce, sfondi una porta aperta… non sai quanto mi piacerebbe passeggiare per un parco e poi sedermi su una panchina a leggere mentre lui fa un bel riposino, ma… forse hai letto le puntate precedenti… insomma, momo non ama(va) né il passeggino né l'ovetto, anche se sembra pian pianino abituarsi. che te lo dico a fa?
    grazie invece per aver divagato. il fatto dei confini… è un ottimo spunto di riflessione! un bacio

  8. bismama 2.0 ha detto:

    @ WONDER bhe è normale a quest'età mangiare così spesso. E poi, c'è chi non lo sa, ma il latte materno è un alimento anche più completo delle pappe tanto che un bimbo potrebbe camparci benissimo anche fino ad un anno crescendo comunque sano e forte. Lo svezzamento non significa "sostituire le poppate" con i pranzi, ma fare degli assaggi, avvicinarsi al cibo. Questo è!
    Poi è ovvio che va da bimbo a bimbo…il bimbo di una mia amica ha adorato le pappe per 15 gg e fino all'anno poi ha preso solo latte materno. La mia SECOND sta cominciando ad arricciare il naso per frutta e pappe e vuole molto di più il latte…..io concordo con Gonzales, chi meglio del bimbo sa cosa gli serve o megli oquanta fame ha??? Solo lui.
    Io non penso che ci siano tattiche da adottare, forse solo ed esclusivamente considerare il bimbo come un adulto….sa cosa gli serve e anche quando. Io ho abituato così i miei pupi e sono sempre cresciuti benissimo.Ovvio che ognuno ha il suo punto di vista

  9. Trasparelena ha detto:

    @caia, ehm, passeggiare ok, ma fermarsi a leggere zero, se mi fermavo lei si svegliava!! E si ho letto le puntate precedenti sul passeggino, infatti x questo dicevo che son stata fortunata, mica tutti riescono, purtroppo.
    sulla cosa dei confini e della severità continuo ad avere conferme positive anche ora che ha più di 3 anni (ovviamente severità con certe poche regole di base, mica su tutto, e non certo sulle coccole, che abbondano sempre). Quando vuoi ne parliamo che mi è sempre di aiuto parlarne
    🙂
    bello il nuovo template!!!

  10. Anche io quando vedevo che i bimbuli erano stanchi mi imputavo per farli dormire perchè sapevo che poi ne avremmo beneficiato tutti.
    Per quanto riguarda lo svezzamento, io con Filippo ho fatto il contrario per i primi giorni: lui era (ed è) molto famelico, quindi si arrabbiava perchè la pappa andava a riempire la pancia meno velocemente del latte. Allora preparavo un tot di latte e poi andavo di pappa. Dopo la prima settimana ha capito come funzionava e non gli ho più dato il latte.
    E' bella la capacità di auto-analisi e di analisi della tuarealtà che possiedi!

  11. Cara Caia.. buon anno nuovo! A te.. al piccolo Momo ed al MaritoTornatoOdAndatoAlLavoro.. Leggendoti ci sono stati momenti in cui non sono riuscita a trattenere una divertita risata… altri in cui immaginavo con apprensione le tue preoccupazioni ma soprattutto i tuoi stati d'animo.. Quando ho letto la lista delle attività della giornata è stato divertente immaginare che il tuo Momo o dorme o mangia… Oh.. sto bambino deve pure da giocà! 🙂 Poi ho letto tra le righe anche degli intervalli tra mangiare e dormire..ed allora mi sono tranquillizzata!
    Certo che la mammità è proprio un duro mestiere! Però penso che te la stai cavando alla grande.. In fin dei conti ogni bimbo è diverso.. ed ogni mamma è diversa.. e penso che tu sia una mamma perfetta e meravigliosa per il tuo Momo.. una mamma che cresce ed impara insieme al suo cucciolo…
    Forza e coraggio che anche se non sono ancora mamma secondo me vai alla grande!
    🙂

  12. caia coconi ha detto:

    @trasp la devo ancora conoscere la mamma che nega le coccole, ma in effetti sono sempre più rare le mamme orgogliose delle regole che riescono a far rispettare ai figli. boh?!
    ma non c'è una via di mezzo? ma davvero bisogna accontentarli sempre altrimenti vengono su traumatizzati?
    prima o poi apriamo un blogstorming! anzi glielo potremmo suggerire e silvia e serena!

    @grazie improvvisamenteinquattro! cmq la tua esperienza dimostra che ogni approccio è tarato sul proprio bambino (unico esemplare).
    bacio

    @chiara eccerto che gioca! 😀
    ma sai quanto ci mette momo a mangiare? 7/8 minuti. e sai quant'è lunga un'ora e mezza di gioco per un bambino di sei mesi? taaaaaaaaaaaantoooooooooooooo
    ehehehhe
    che nonostante i miei post sul gioco ogni tanto finisco le cartucce 😉
    bacio

  13. Serena ha detto:

    Brava, brava, brava! (ma questo lo sai già) Brava perchè ti sei messa ad analizzare il problema con razionalità passando sopra i pregiudizi e cercando di capire di cosa ha effettivamente bisogno Momo e cosa puoi offrirgli te senza distruggere la tua/vostra vita per lui. Come sai io sono una ferma sostenitrice della routine strutturata. Non la routine ad orari fissi, ma una routine alla Tracy Hogg in cui il bimbo alterna le varie attività con regolarità. Non credo che la routine che descrivi sia rigida e non rispetti le sue esigenze. Al contrario. Mi sembra proprio che rispetti le sue esigenze, interpretando i suoi segnali (se è ipereccitato dalle attività ed ha bisogno di calmarsi e probabilmente addormentarsi, lo aiuti tu a farlo visto che lui non ci riesce da solo).
    Vorrei dirti un sacco di cose, ma mi limito ad un paio:

    1. il dormire al buio o con la luce è del tutto personale. Ci sono bambini (pochi) che si addormentano in pizzeria nel pieno del caos, altri che non riescono a chiudere occhio se non c'è silenzio assoluto. Ma te riesci a dormire su un divano nel mezzo di una festa?
    Una volta che la routine diventa un po' più solida e lui si aspetta di dormire ad una certa ora del giorno, allora succederà anche che qualche volta si addormenterà in pieno sole.

    2. fermarsi a leggere un libro su una panchina mentre lui dorme beato in passeggino??? Ma non sarà una di quelle poetiche immagini sulla maternità sulle quali fantastichiamo mentre giriamo con il pancione? No, perché io sinceramente non conosco nessuna mamma che sia riuscita in una impresa del genere 🙂

    …bella l'idea del blogstorming. Ne parlo subito con Silvia.

    Un abbraccio

  14. caia coconi ha detto:

    ahahaha, si serena, credo sia proprio una di quelle immagini lì!
    un blogstorming sul tema del bambino, maternità immaginari sarebbe un successone!
    grazie dell'appoggio, sapevo di avere il tuo, fida hoggiana!
    bacio

  15. passodoppio/nervinfranti ha detto:

    EHI! Questo post mi ha dato degli ottimi spunti! Le mie bimbe avevano preso a fare le tirate di notte. Poi da almeno un mese hanno cominciato a svegliarsi di notte sempre più frequentemente. Ci stanno uccidendo. Da pochi giorni abbiamo cominciato con un pò di pappa all'ora di pranzo. La frutta (però all'ora di pranzo..visto che volevano imitarmi!!!) da qualche settimana. Ecco: di giornoi non dormono MAI. Fanno al massimo due brevissimi pisolini di 10 minuti e poi…sveglie come rose!!!! Però esattamente come il tuo, le 21.30 le colgano addormentate. Fose siamo riusciti a fare questa cosa grazie al bagnetto fatto fino a qualche tempo fa, ogni sera.E mediamente alle 7/7.30 di mattina sono sveglie entrambe. Voglio fare come te!!!! Se hai consigli, ti prego di darceli!!!

  16. caia coconi ha detto:

    cara nervinfranti, darvi dei consigli??? …ommioddio, io?!?!!
    ti dirò.. il nostro problema era più che altro che durante il giorno il fatto di non dormire lo portava ad essere nervoso e infastidito fino ad arrivare come una pentola a pressione a sera e a piangere disperato per una/due ore fino allo svenimento da sonno.
    intuisco che le tue sono comunque di buonumore di giorno… comunque all'inizio non mi facevo una ragione, ma poi ho capito che bambini così piccoli hanno bisogno di dormire e questa credo sia una cosa che accomuna un po' tutti. ma non tutti lo sanno fare autonomamente. quindi bisogna aiutarli.
    per esempio il bagnetto serale a momo non faceva bene. ora glielo faccio di mattina, altrimenti chi lo mette a letto? l'acqua lo eccita troppo!!! però se per le tue aiuta, fallo!
    mi sento in difficoltà a darti consigli perché la mia "soluzione" é venuta dall'osservazione di momo e dalle nostre esigenze. di bacchetta magica non sono ancora stata fornita. però se c'è qualche spunto che può aiutarti, ben venga. sicuramente il rito serale ha aiutato. e anche la struttura, più o meno flessibile in base al carattere dei bambini. e poi l'allattamento. io ne avevo parlato qui http://alezionedimammita.blogspot.com/2009/09/allattamento-richiesta-ma-non-troppo.html
    non sono mai stata una da allattamento a richiesta sfrenato. non ce l'avrei fatta. però ho allattato momo unicamente al seno finora. avergli dato degli orari adesso, forse anche per un'esigenza di comparazione dei pasti adulti, mi fa stare meglio, mi dà la possibilità di organizzare qualcosa durante la giornata e adesso, dopo sei mesi di simbiosi, ne avevo bisogno.


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