lezioni di mammita'

25 settimane

11 Commenti 31 Marzo 2009

eccoci qua a 25 settimane. finite con un po’ di turbolenze. dopo un paio di giorni di strani malesseri e insoliti doloretti, la ginecologa ci ha consigliato di andare in ospedale* per appurare che quei dolori che sentivo non fossero contrazioni da avvio prematuro del travaglio e che il piccolo stesse ancora beatamente tappato nella sua culletta. e per fortuna tutto il ceck, celere e indolore, ha confermato che stiamo bene. io probabilmente un po’ anemica (e infatti da giorni il MaritoSolerte che ormai è sempre più perfettamente calato nel ruolo del BabboProtettivo mi diceva che non vedeva “la solita faccetta vivace, ma più che altro un cencio”, con le occhiaie, aggiungo io) e pappalupino probabilmente dopato: non sta fermo un attimo! e per fortuna ieri durante il monitoraggio non ha fatto le solite furbate dei ragazzini che quando sanno di essere osservati fanno gli angioletti, anzi. col sottofondo da locomotiva del suo cuoricino assestava i suoi bei calcioni, pugni, capocciate, udibili anche a distanza dal suo BabboSbalordito e dalla simpatica pauline, l’infermiera versione mamy di via col vento.

cmq tutto è bene quel che finisce bene, stamattina siamo andati tutti e tre dalla ginecologa a farci un’altra controllatina e siamo tornati con 6 vasetti di integratori di ferro in borsa, un po’ di confusione in più, tanto sonno, ma anche un bel sospirone di sollievo.

*lungi da me osannare il sistema sanitario americano che come tante cose qui ha le sue enormi contraddizioni. però questa me la voglio ricordare. ore 17,45: mia telefonata alla ginecologa che mi dice di andare all’ospedale entro un’ora, lei avrebbe chiamato, avvertito e spiegato il da farsi. ore 18,40: io arrivo in taxi all’accettazione maternity. ore 18,55: ingresso nella stanzetta predisposta per il monitoraggio. poche spiegazioni, sapevano già cosa dovevano fare. ore 19,10: indossavo la camicina ospedaliera, avevo già raccolto le urine e l’infermiera mi stava montando le ventose per il monitoraggio. ore 19,45: due controlli “ravvicinati” da parte di una dottoressa. nel frattempo continuavano a monitorarmi. ore 20,40: ero fuori, in taxi, pregustando la cena… e io che mi ero portata ben due libri in previsione di una nottata in pronto soccorso…

I tuoi commenti

11 Commenti fin'ora

  1. Anonymous ha detto:

    Eh beh direi che dalla tua esperienza si potrebbe parlare di perfetta efficienza?! Accidenti che bello! Auguri a te ed al tuo pancino meraviglioso
    Erica

  2. 2Gemelle ha detto:

    wow, proprio come accade negli ospedali italiani! :-)))
    Auguri di buona continuazione

  3. Bietolina ha detto:

    sisis anche qui in italia paro paro!!!!!! cosa nn ho passato in sti giorni 😛 tutto e bene ciò che finisce bene cara compagna di panza:P la tua è piu’ piccola pero’ :/

  4. Nicky ha detto:

    Ma sei bellissima! Hai una panciotta splendida e emani serenità.
    Sono contenta che tutto sia andato per il meglio…

  5. Giulia e tribù ha detto:

    bellissimi, te e pappalupino dopato!:-)
    un grande abbraccio

  6. EricaML ha detto:

    Come sei bella !!!

  7. Marilde ha detto:

    Che efficienza! e che bella pancia!

  8. MAMMA AL QUADRATO ha detto:

    Come da noi! In gravidanza avrò fatto almeno dieci ecografie e mai una volta ho atteso meno di un’ora, seduta in un ambulatorio caldo e spesso affollato…però tutti i controlli sono stati gratuiti (e questo va detto) perché la gravidanza gemellare è considerata a rischio.
    Sono contenta che tu e pappalupino stiate bene: che bella (tu e la pancia)!

  9. Trasparelena ha detto:

    son contenta che sia tutto ok!
    sei bellissima!!!

  10. maria chiara ha detto:

    Bene!!! tanti auguri di buon proseguimento…a tutti e tre!!!

  11. caia coconi ha detto:

    grazie a tutti!!!

    @nicky ti scrivo qui sperando che tu legga: non riesco più ad accedere al tuo blog! mi hanno cambiato la pass, ma quella nuova non funziona, e neppure quella vecchia… @_@

    @mammaalquadrato anche qui è gratuito… se hai un’assicurazione… ahimè… della serie, se non hai un lavoro, e anche di un certo tipo, puoi pure crepa’… terribile…


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