a new york bisognerebbe venire senza sapere nulla
una cartina e un paio di scarpe comode
e camminare.
solo così ti capita di stupirti di esserci.
non devi chiederle niente,
ma viverla e aspettare che succeda qualcosa.
perchè succede.
e allora ti attira ad un angolo uno struggente sax
che ti fa adagiare col sedere su un taxi giallo parcheggiato
mentre incantata resti lì
e tiri su l’iced coffee di starbucks
oppure assisti allo strombazzare inferocito
di automobilisti bloccati a un incrocio
da un rasta di colore che spara in aria
miliardi di bolle di sapone con due pistole giocattolo
una città che non dorme mai … come fai a starci dentro ?